Fondato in Giappone nel 1947 da Doshin So, lo Shorinji Kempo è la via per "sviluppare gli individui, che tramite la filosofia, le tecniche e il sistema educativo tende a formare persone per una società fiduciosa in se stessa, coraggiosa, vigorosa e caritatevole.
Predica l'insegnamento in base al quale si può vivere insieme felicemente, aiutandosi reciprocamente e rafforzando in se stessi la fiducia nel prossimo.

 

 

 

stageXXIV Gasshuku Nazionale “ITALIA 2024” 
Il Monferrato Casalese è una destinazione affascinante che combina paesaggi mozzafiato, eccellente enogastronomia, vigneti e borghi antichi che gli hanno permesso, a partire dal 2014, di diventare patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
In questo contesto a Casale Monferrato, capitale del Monferrato, si svolgerà il XXIV Gasshuku Nazionale “ITALIA 2024” nelle giornate dal 21 al 24 Giugno 2024 presso il Palazzetto dello Sport “PalaEnergica Paolo Ferraris”, struttura simbolo per lo sport casalese.
         PROGRAMMA GENERALE: 
- Venerdì 21/06: giornata dedicata alle esaminazioni Dan Kenshi superiori
- Sabato 22/06 (mattino): seminario tecnico
- Sabato 22/06 (pomeriggio): Taikai Nazionale “ITALIA 2024”
- Domenica 23/06: seminario tecnico
- Lunedì 24/06 (mattino): seminario tecnico
 

Open Days Centro Italia
(Ottobre 2023)

 

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Troverai notizie utili sul luogo di svolgimento, sui corsi ivi tenuti ed i curriculum degli insegnanti.

DataOrario Open DayNome BranchCittàIndirizzo
mercoledi 4 ottobre 202319:00 - 20:20Roma BranchRomaOverload Gym
Via Cristoforo Colombo n. 112
venerdi 6 ottobre 202320:00 - 22:00Roma Sud BranchRomaEden Body Factory
Via del Tintoretto n. 310
mercoledi 11 ottobre 2023 19:00 - 20:20Roma BranchRoma Overload Gym
Via Cristoforo Colombo n. 112
venerdi 13 ottobre 202320:00 - 22:00Roma Sud BranchRomaEden Body Factory
Via del Tintoretto n. 310
giovedi 19 ottobre 202320:00 - 22:00Roma Eur BranchRomaASD Granai di Nerva
Via Alberto Ascari n. 50
sabato 21 ottobre 202310:00 - 12:00Latina BranchLatinaTekno Gym
Via Pizzetti n. 3 – Zona Q4
lunedi 23 ottobre 202321:00 - 22:00Roma Eur BranchRomaASD Granai di Nerva
Via Alberto Ascari n. 50
mercoledi 25 ottobre 202320:15 - 22:00Roma Ethos BranchRomaFitness Center
Via Pietro Frattini n. 63
sabato 28 ottobre 202316:30 - 18:00Pesaro BranchVallefoglia (PU)

Shorinji kempo Pesaro Branch

Via G.Rossini nr. 8

 

Ingresso libero

Se vuoi, prenota la tua partecipazione con una mail a  : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  >>>  Per te uno dei nostri gadget.

 

Luoghi di pratica del Centro Italia

foto 3Accade molto spesso di chiedersi quanto e quale sia il nostro valore specialmente per coloro i quali contiamo. Non esiste un modo assoluto per darsi un voto, ma sicuramente abbiamo dei pregi e dei difetti che costruiscono il nostro carattere e quindi la nostra presenza nella società. Ogni qual volta ci troviamo di fronte ad una situazione che richiede una nostra azione essa sarà influenzata da questi nostri valori determinandone esito e realizzazione. Agire quindi diventa la nostra bandiera di presenza nella società, se mai la alzeremo nessuno saprà che esistiamo. Agire però richiede diversi elementi non trascurabili come lo scopo della nostra azione, l'energia che vi impieghiamo e non ultimo il risultato che ci aspettiamo essa generi. Affinché questi elementi siano presenti e collaborino tra loro dobbiamo "allenarci" tenendo presente che nulla si ottiene senza sforzo e impegno costante.

 

Lo Shorinji Kempo ci fornisce diversi concetti che ci aiutano a forgiare il nostro carattere e il nostro corpo, l'allenamento fisico con le sue difficoltà ci insegna a non mollare, ed altrettanto i concetti di armonia ed equilibrio del Kongo Zen ci guidano verso un uso corretto delle nostre capacità, concorrendo a forgiare quello che può essere indicata come la nostra forza. La forza non deve essere intesa come una mera capacità di flettere i muscoli né tanto meno come un pensiero senza azione, come detto prima se mai alzeremo la nostra bandierina mai mostreremo la nostra presenza. La nostra forza deve essere migliorata giorno dopo giorno, tramite l'allenamento delle nostre qualità impariamo ed acquisiamo conoscenza che alimenta il nostro coraggio nell'agire, con l'azione diventiamo utili a chi ci è vicini.Foto 2

Il desiderio di migliorarsi è lo stimolo che ci porta a sopportare la fatica e l'impegno necessari per ottenere un risultato, ed è una costante dell'uomo. Nello Shorinji Kempo si introduce il concetto di Vera Forza che può essere indicata come la ricerca del continuo miglioramento di se stessi. Per migliorare però dobbiamo tenere presenti tre aspetti fondamentali "Shin" Saggezza, "Chi" Cuore (o Spirito) e "Tai" Corpo, riportati nel concetto di "San Tei San Po Nijugo Kei". Saggezza che guidi le nostre azioni, Cuore che ci permetta di rivolgerle nella giusta direzione e Corpo che dia sostanza all'azione.

La filosofia del Kongo Zen basa la sua chiave di apprendimento sull'armonia degli opposti, quindi i tre concetti di Saggezza, Cuore e Corpo non possono essere divisi, proprio come non si possono dividere Corpo e Mente Ken Zen Ichinyo" o anche Forza e Amore "Riki Ai Funi". Se tale miglioramento viene inteso come acquisizione delle capacità per battere un avversario, esso non porterà a nulla poiché le gare vinte ben presto sono dimenticate dai più. L'apprendere le tecniche di autodifesa e lo sviluppo fisico portato dall'allenamento servono esclusivamente a darci consapevolezza e coraggio per poter supportare le nostre azioni. Imparare qualsiasi arte marziale a scopo di combattimento è una mera perdita di tempo, esistono le armi per difendersi dagli aggressori e sono di gran lunga più efficienti. Coraggio e forza di volontà devono rendere il nostro spirito combattivo, così da sfruttare le nostre risorse per non cedere di fronte alle difficoltà che incontreremo nel nostro cammino.

foto 4Nel Seiku si legge "Io sono sorgente e rifugio della mia forza su chi posso contare se non su me stesso. Saggiamente e con autodisciplina trovo una rara e preziosa fonte di forza". Il Seiku in pratica dice dove dobbiamo cercare e come dobbiamo coltivare la Vera Forza ed inoltre mette in risalto il fatto che dipende solo da noi stessi migliorarla.

Il migliorare se stessi diventa quindi un punto di partenza per poter seguire il cammino che ci siamo prefissi ( Michi ) e solo sviluppando Saggezza Cuore e Corpo in completa armonia ed equilibrio si acquisisce la Vera Forza. Se vogliamo simbolicamente quantificare la Vera Forza possiamo tranquillamente indicarla come il minore dei tre valori. E' molto importante capire che solo quando mi arrendo alle difficoltà ho veramente perso la sfida, quindi se continuerò a provare non sarò sconfitto, questo può essere sintetizzato con un detto comune in occidente "finché c'è vita c'è speranza".

Possedere la vera forza ci permette di essere protagonisti nella realizzazione del Gyo .

Michi ed il valore dell’allenamento

michi 1La strada da percorrere è la grande scelta che influenza la nostra vita e la vita di chi ci è vicino. Ognuno di noi vuole realizzare qualcosa nella sua vita, aspirazioni e progetti si affollano nella nostra mente fin da quando siamo bambini, poi crescendo ed apprendendo riusciamo ad elaborare ed isolare gli obiettivi che più ci sono a cuore e quindi dedicarci al loro raggiungimento. La difficoltà dell'individuare la giusta Via molto spesso ci porta ad appoggiarci ad altre persone e quindi a seguire delle "orme" in percorsi già tracciati.

Sin dal principio quante più orme troveremo nel sentiero tanto più potremo avere una ragionevole certezza che la Via scelta è corretta, viceversa trovarsi ad un tratto con pochi riferimenti cui appoggiarsi dovrebbe farci ragionare sul fatto che probabilmente la Via presa è sbagliata. Solo avendo umiltà e molta consapevolezza potremo seguire una via mai percorsa da altri, umiltà nel riconoscere che se non è ancora stata percorsa per qualche ragione potrebbe non essere non corretta, consapevolezza per capire quanto questa via possa portare al male proprio o di altre persone. Percorrere la strada scelta è in ogni caso difficile poiché i grandi progetti sono alla vista di tutti ma il realizzarli costa invece tempo e fatica oltre a sacrificio ed impegno.

Un esempio immediato ma significativo è la nostra presenza nel dojo di Shorinji Kempo, noi seguiamo la Via tracciata da altri con la voglia di migliorarci, sfruttando l'insegnamento di Kaiso e le indicazioni di coloro che prima di noi lo hanno seguito. Seguire la strada marcata da altri quindi non è un segno di debolezza ma anzi una necessità soprattutto per chi inizia, come è insegnato nel Kenshi no Kokoroe con il concetto di Kiakka Shoko, introdotto all'attenzione del praticante fin dalle prime lezioni di Shorinji Kempo.michi 2

Proprio in Kiakka Shoko si deve cercare il metodo per seguire il sentiero che si è scelto, passo dopo passo, facendo sempre attenzione a non allontanarci da esso e soprattutto a riconoscere le orme davanti a noi. Ci accorgeremo anche che più andiamo avanti più la nostra conoscenza aumenta ed insieme con essa anche la consapevolezza portandoci a vedere il sentiero con occhi diversi, concetto sintetizzabile con la caratteristica Shu Ha Ri.

Un particolare che presto o tardi noteremo è che più avanziamo e meno orme troveremo sul sentiero. Questo è dato dal naturale evolversi delle cose, non tutti hanno la forza necessaria per continuare ad avanzare, lo Shorinji Kempo ha tra i suoi obiettivi quello di formare dei leader, vale a dire persone che si fanno "carico" di tracciare orme in modo che altri possano seguirle.

michi 3L'errore più grande che si può commettere riguardo al concetto di Michi è proprio quello di lasciare che resti un'idea.

La Via, qualunque essa sia, deve essere percorsa, non basta aver pensato dove si vuole andare per esserci arrivati. Troppo spesso si pensa di fare qualcosa ma poi non si ha né la forza né il coraggio di realizzarla. Studiare e capire il concetto di Michi deve portarci a trasformare i nostri pensieri in azioni e non lasciarli nel limbo delle cose che si vorrebbero fare, specialmente se coinvolgono impegni e sforzi di altre persone.

L'allenamento, quindi la pratica, ci fornisce la conoscenza per avanzare sul sentiero scelto, senza di esso non solo non riusciremo mai a raggiungere gli scopi che ci siamo prefissati ma resteremo fermi nel punto in cui siamo.

Considerarsi arrivati è l'errore più grande, e purtroppo anche il più frequente, di coloro che per "pigrizia" o per "arroganza" smettono di allenare le loro capacità e si nascondono dietro ai parziali traguardi raggiunti.

Allenarsi, e quindi partecipare alla "vita sociale" dello Shorinji Kempo, è, oltre un dovere di coloro che vogliono chiamarsi kenshi, l'unico modo di onorare il concetto di Michi.

Domenica 20 Dicembre 2015 presso il Palarussello di Messina, si sono svolti i “Giochi della Gioventù 2015”,foto competizione di Shorinji Kempo dedicata a tutti i kenshi (atleti) under 17.

Questa manifestazione scaturisce e da il completamento ad un percorso svolto dagli atleti già dal primo evento, verificatosi il 25 ottobre presso il palazzetto cupola geodetica di Villafranca Tirrena (ME) con l’inaugurazione  dell’ anno accademico 2015/2016 .

Con buona  affluenza di pubblico ed oltre 120 atleti questo evento si è dimostrato ricco di elementi di base (Kihon)  ed interessante nello studio di hokei (tecniche di autodifesa) dapprima insieme e poi con divisione per grado.

Inoltre durante la manifestazione gli atleti che hanno partecipato al recente Taikai europeo disputatosi in Portogallo ( 7th European  Shorinji Kempo ChampionshipLisbona 2-4 ottobre 2015), si sono esibiti nelle forme di kumi embu ( espressione agonistica consistente nel creare sequenze tecniche aventi valenza reale in cui si fondono tecnica, accuratezza, velocità, precisione e potenza) suscitando l’interesse del pubblico presente.

Il seminario si è concluso con un approfondimento di Sensei Riccardo Marchetti sul significato della disciplina dello Shorinji Kempo inteso come “Gyo” : non solo sport, ma Budo( via marziale) finalizzata alla realizzazione di una società nella quale persone forti assistono persone deboli ed indifese e tutti possono vivere insieme in amicizia, rispetto e aiuto reciproco.

 

A seguire Domenica 29 Novembresi è tenuto il 2 Gasshuku , a cui hanno preso parte anche istruttori Federali provenienti da altre regioni.

Sotto la conduzione degli istruttori federali Sensei Maurizio Carugati (branch master del comitato nord Italia, 6 dan, presidente FISK) , sensei Riccardo Marchetti (branch master del comitato sud Italia, 6 dan vicepresidente FISK) e Sensei Rosario Previti (branch master del comitato centro Italia, 6 dan, segretario generale FISK), coadiuvati dagli istruttori del Comitato Sud Italia, il Gasshuku è stato stavolta incentrato sulla pratica del “randori” (combattimento libero). 

Il Randori è un metodo di allenamento per apprendere come applicare efficacemente le tecniche (hokei). Nel randori occorre sempre porre una rigorosa attenzione alle misure di sicurezza, pertanto l’estrema efficacia delle tecniche impone l’uso di adeguate protezioni (Faceguard, Body protector).

Grazie al randori i kenshi hanno fanno pratica di reazione ad un avversario, così da acquisire la giusta distanza (mahai) e passare in modo fluido da una tecnica all’altra, praticando pure il go-ju-ittai ovvero alternando il sistema duro (goho) con il sistema morbido (juho). E’ questo un valido metodo per verificare il proprio grado di conoscenza e capacità raggiunta con l’allenamento delle tecniche.

E’ bene sottolineare che nello Shorinji Kempo si pratica randori non per conseguire lo vittoria o sopraffare il proprio avversario ma con il fine ultimo di superare e quindi migliorare se stessi (jiko kakuritsu), solo così possiamo sperare di migliorare gli altri (jita kyoraku).

Durante la manifestazione Sensei Rosario Previti ha inoltre tenuto un’interessante  conferenza su alcuni aspetti filosofici propri di quest’arte.

 

Finalmente, il  20 Dicembre 2015  dopo la registrazione dei partecipanti, la foto di gruppo e il Gassho Rei (saluto) iniziale, più di 130 partecipanti divisi i due tatami si sono alternati nelle varie fasi della gara di Embu sotto l’attenta osservazione delle due giurie capitanate da Sensei Riccardo Marchetti e da Sensei Antonello Bertuccelli 5° Dan Direttore Federale Sud Italia.

A conclusione della competizione, in attesa dei risultati si sono esibiti i rappresentanti dei vari Branch e il Team del Comitato , subito dopo si è svolta la premiazione.

Gli applausi del caloroso pubblico presente hanno sottolineato tutti i vari momenti della manifestazione.

130 kenshi , 9 categorie , 2 tatami, 10 giudici, 46 kumi embu sono i principali numeri di questa manifestazione riservata agli under 17 di Shorinji Kempo che di fatto conclude l’attività del 2015 e si proietta verso un nuovo anno ricco di eventi che avrà il suo culmine con il Gasshuku Italia 2016 che si terrà proprio nella nostra città nel mese di Luglio.

 

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