LO SHORINJI KEMPO AL FESTIVAL DELL’ORIENTE 

 

Foto 1Il Festival dell’Oriente è una manifestazione incentrata sulla cultura, sulle tradizioni ed in generale sul mondo orientale. La kermesse, che ha avuto luogo nel complesso fieristico della Fiera di Roma nei week end dal 22 al 25 aprile e dal 29 aprile al 1° maggio, ha visto alternarsi sul palco le differenti discipline, sia marziali che non, con l’intento di portare a conoscenza le culture, le cerimonie e le tradizioni di questa vasta parte del mondo così lontana da noi.

La Federazione Italiana Shorinji Kempo è stata, nuovamente, invitata a partecipare all’evento a cui ha aderito allestendo uno stand in cui dare informazioni sulla nostra disciplina. Lo stand è stato il fulcro delle attività di informazione sulle caratteristiche distintive della disciplina sia tecniche che intellettuali.

Foto 2Come sempre i kenshi dei dojo di Roma e quelli del dojo di Latina, si sono alternati, per dare una copertura completa sia allo stand, che agli allenamenti sul tatami ed alle dimostrazioni sul palco. La riuscita della presenza nel Festival è un primo e chiaro esempio di come lo Shorinji Kempo pratichi ciò che teorizza. La cooperazione tra le persone, il “Gyo”, è fulcro della pratica di ciascun kenshi ed è stato applicato anche questa volta con successo.

E’, a questo punto doveroso introdurre, rapidamente, cosa è lo Shorinji Kempo. E’ possibile definirlo un sistema educativo, più che un’arte marziale propriamente detta, in quanto il suo scopo non è quello della preparazione di atleti che competono per una coppa o una medaglia o per la semplice supremazia sugli altri praticanti. Foto 3Lo Shorinji Kempo insegna ai suoi praticanti l’importanza del rispetto e della cooperazione al fine di essere da esempio, concreto, per lo sviluppo di una società migliore. All’interno dello Shorinji Kempo non ci sono suddivisioni in diverse scuole, lo Shorinji Kempo è unico in tutto il mondo. Ovunque venga praticato è uguale, nelle tecniche, nella filosofia e, soprattutto, negli scopi. Che sia in Giappone, negli Stati Uniti o in Europa ogni kenshi, il praticante di Shorinji Kempo, è parte di una sola grande famiglia.

Questi sette giorni hanno visto i nostri praticanti ed i nostri insegnanti cimentarsi in diverse attività come, ad esempio, fornire spiegazioni su cosa sia questa disciplina agli innumerevoli curiosi che si sono avvicinati allo stand. Praticando sul tatami, insieme a chi ha voluto provare, abbiamo mostrato come funzionano le tecniche e quanto possano essere efficaci. Alcuni di noi si sono preparati per dimostrare sul palco l’efficacia e l’efficienza del sistema in caso di difesa personale e, soprattutto, di crescita personale. Foto 4Anche quest’anno il team era composto da praticanti avanzati e da praticanti quasi alle prime armi e sicuramente alla prima prova del palco. Adulti e soprattutto bambini che hanno sacrificato il loro tempo per uno scopo comune.

Vincere se stessi e le proprie paure è la crescita che lo Shorinji Kempo auspica nei suoi praticanti.

Grazie ai loro sforzi, alla loro preparazione ed alla loro voglia di sfidarsi abbiamo riscosso successo quantificato sia dagli applausi e dall’affluenza al palco, che dai sorrisi soddisfatti di chi scendeva dal tatami.

Foto 5Sul tatami i nostri insegnanti, ed i praticanti, si sono prestati a far provare le tecniche nel pieno spirito del “Fusatsu Katsujin”, cioè imparare senza far male, a coloro che si sono cimentati, vincendo la timidezza e la paura. Primi tra tutti i bambini, instancabili e con la voglia infinita di imparare. Durante questi allenamenti, mirati all’informazione, i nostri praticanti hanno potuto fare anche allenamenti con i diversi insegnanti intervenuti, oltre che con persone di diversi luoghi di pratica. Tale attività ha avuto il suo culmine il giorno 30 aprile durante il quale è stato svolto il terzo Gasshuku interregionale del centro Italia. Foto 6Appuntamento tecnico che ha visto una enorme partecipazione dei nostri atleti provenienti da tutti i dojo del Centro Italia che hanno saturato l’area messa a disposizione dagli organizzatori.

Concludo ringraziando tutti coloro che si sono impegnati affinché l’evento sia stato di nuovo un successo. Un ringraziamento particolare va ovviamente a Sensei Antonello Bertuccelli e Sensei Antonio Previti del comitato Sud Italia e a Mario Scarlatta e Giacomo Casalnovo del comitato Nord Italia, la cui presenza è stata, oltre che come sempre gradita, di valido aiuto alla riuscita della partecipazione.

 

 

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