Ho iniziato a praticare Shorinji Kempo nel lontano 1985 e non certo con l'idea di diventare, un giorno, responsabile di un centro ufficiale della pratica.

I primi anni di allenamento sono stati per certi versi molto particolari e stimolanti, non solo la disciplina mi appariva molto diversa dagli allora cliché sulle arti marziali ma il gruppo che si era formato, e che cresceva nel tempo, mi permise di ampliare enormemente la cerchia di amicizie.

Nello Shorinji Kempo partecipare ad un evento ufficiale non è solo andare a fare un gara oppure un allenamento tecnico ma un modo per incontrare vecchi amici e fare nuove conoscenze.

Competere, allenarsi, confrontarsi con loro è una spinta ed una peculiarità della disciplina. Non c'è niente di meglio che sudare e soffrire insieme per rafforzare l'amicizia.

In tutti questi anni come branch abbiamo partecipato a numerosissimi eventi di carattere nazionale e internazionale e ovunque si vada lo spirito e la serietà della pratica ma anche l'allegria sono sempre presenti.  

Nel 1997 sono diventato ufficialmente responsabile del gruppo che stavo allenando fondando quindi Roma Eur Branch.

La scelta del nome del branch nasce dal luogo in cui quell’anno era sita la palestra.

Da allora, con alti e bassi, continuo a fare quello che, ormai da tempo, considero un vero e proprio dovere e cioè trasmettere le mie conoscenze a coloro che mi seguono, così come il Fondatore So Doshin Sensei ha sempre insegnato: "Vivi metà per te stesso e metà per gli altri".

Nonostante oramai siano passati così tanti anni allenarsi con compagni, nuovi e vecchi, continua a darmi gioia e voglia di conoscenza.

Sono anche convinto che continuare ad allenarsi e a sudare per imparare è una condizione necessaria per poter insegnare.

 La pratica dello  Shorinji Kempo permette a chiunque di poter migliorare se stesso e di misurarsi su un percorso tecnico studiato appositamente per alzare la difficoltà man mano che si procede e fornendo strumenti efficienti per diventare sempre più capace e sicuro di se.