Non farlo è lo stesso che non pensarlo !
(Da un discorso del 1979)
Va bene essere coinvolti in un combattimento ogni tanto. Se un ragazzo non ha abbastanza spirito per fare un po’ a pugni, non andrà molto bene. La gente tenta di mostrarsi buona dicendo “io non combatto”, ma in realtà mostra semplicemente le sue pecche.
Quand’ero ragazzo, ero sempre coinvolto in combattimenti. Una volta feci una lotta in cui avevo due avversari. Mentre proiettavo a terra un ragazzo, fui improvvisamente colpito alla testa dall’altro con la sia “geta” (scarpa di legno) e svenni. La gente pensava che avessi perso, ma non avevo perso. Era solo successo che ero svenuto. Così, quando rinvenni, dissi “bene” e, preso un pezzo di legno, andai ad appostarmi in attesa di ciascuno di loro e li battei. Quindi entrambi gridarono “aiuto!”. Così fui io quello che aveva vinto. Ora, io non vi sto istigando ad andare in giro a fare risse. Non avete alcun bisogno di vincere qualcuno, ma non va bene che perdiate. Anche se perdete una volta, non pensate di aver perso. Alla fine dipendete sempre solo da voi stessi.
Vedete, solo perché avete perso una volta, no va bene svignarsela. Uno può chiacchierare su qualunque teoria. “Quelli che fanno combattimenti sono pazzi”. “La violenza è un errore”. In teoria è così; ma c’è gente che non capisce se gli spiegate la teoria. Se il vostro fratellino o la vostra sorellina vengono maltrattati fino alle lacrime da un altro ragazzino, dite a quel ragazzino “Basta!” e mettendovi davanti a vostro fratello o a vostra sorella aggiungete “Se vuoi picchiare qualcuno, prova a picchiare me”.
Provate a farlo qualche volta! Quando ritenete di essere nel giusto, ergetevi a sostenerlo anche se rischiate personalmente sul piano fisico. Penso che questo sia il tipo di persona che vorremmo diventare. Anche se pensate una cosa nel più profondo del vostro cuore, non farla è come non averla pensata. Per esempio, quando vi svegliate la mattina e vedete vostro padre e vostra madre, dite loro “Buongiorno, Papà!” e “Buongiorno, Mamma!”?
Non sto parlando di quelli che li vogliono prendere con le buone. E’ semplicemente qualcosa che chiunque dovrebbe fare. La verità però è che sta aumentando la quantità di gente che non sa fare le cose che dovrebbe. E’ così che ultimamente il Giappone è caduto in questo cattivo stato. I Giapponesi di oggi sono probabilmente i peggiori da questo punto di vista. Prendiamo il lasciar cadere immondizia passando per la strada: i Giapponesi lo fanno più di qualunque altro popolo. Se pensate che qualcosa sia male, non fatelo! Non è questione di aver paura di quel che potrà dire la gente, ma di agire in modo tale che la gente non possa avere alcun motivo per criticarvi. Essere capaci di agire così è la qualità che manca di più nel Giappone di oggi. Abbiamo oggetti ed abiti in abbondanza. Abbiamo cibo in abbondanza. Ma quando si considera la cosa più importante di tutte, lo spirito di cui vi parlavo prima: non ne abbiamo abbastanza.
Se anche avete un pensiero nel cuore, non metterlo in atto è come non averlo mai avuto. Se sapete cosa fare, ma non lo fate, è anche peggio.
Mi seguite? Penso che questo sia un pensiero che tutti vogliamo tradurre in azione.