Una capacità che hanno solo gli esseri umani
(1974. Discorso ad un corso di seiho)
C’è un detto di un antico pensatore cinese, Menciù: “Il nobile che non è lussurioso, il povero che non viene prostrato, il guerriero che non si arrende: questi sono uomini di grande spessore.”.
Quel che significa è che, indipendentemente da quanto denaro o posizione sociale abbia, solo l’uomo che non lascia corrompere i suoi pensieri e il suo spirito, che nonostante la povertà e le tristezze della vita non cambia le proprie aspirazioni, che non si arrende davanti a tutte le minacce delle autorità e alla violenza – solo questo genere di uomo è un vero uomo.
In breve, vivete la vostra vita senza svendere la vostra umanità e le vostre aspirazioni per denaro o per stato sociale, per bella apparenza o desiderio.
Il detto significa che un essere che abbia la forza di scegliere questo modo di vivere, costui è un essere umano. Questo è proprio il modo di essere e di vivere coraggiosamente.
Be’, allora cos’è la saggezza? Non è semplicemente intelligenza, educazione, cultura, ... no! E’ la facoltà spirituale di discernere la verità, la capacità di afferrare il vero. Si manifesta nel non risparmiare alcuno sforzo per “essere utili non solo a sé stessi, ma anche agli altri”. Questa è la saggezza, questo è l’obiettivo che deve raggiungere la saggezza.
Ecco quel che voglio dirvi! L’ideogramma per “benevolenza” o “carità” (“jin”) ha come elementi costitutivi il simbolo di due persone. Indica due persone sullo stesso piano che si rapportano amichevolmente tra loro, ma questo non può esistere senza avere nel cuore il desiderio di aiutare gli altri. Cioè, nel nostro modo di vivere e di pensare ci sono semi che possono far germogliare virtù di onestà e di vera spiritualità, che sono all’opposto dei desideri egoistici e dell’egocentrismo. Sono questi semi che ci rendono umani.
Ovviamente ci sono esempi di ciò anche tra gli animali, come il cane che non abbandona la tomba del suo padrone, o animali che faticano a lungo per aiutare i loro compagni. Ci sono azioni esemplari in tal senso, come quelle dei genitori per aiutare i loro figli.
Di fatto, quando capita di agire con tutto il cuore per aiutare gli altri, allora si ha la possibilità di esercitare ciò che noi chiamiamo benevolenza, anche se dobbiamo farlo procedendo per tentativi ed errori.
Tutto ciò pare proprio non esserci se non tra gli esseri umani.
Se mi è concesso di parlare presuntuosamente, a parte quegli animali che chiamiamo esseri umani, non ci sono esseri viventi che facciano ciò che noi chiamiamo “realizzazioni incredibili” (“kamiwaza”, letteralmente “opere divine”).
E’ stato cinque o sei anni fa che l’uomo per la prima volta è andato sulla luna, lontana circa 400 000 Km, e ne è ritornato. Sapete, gli uomini che lo hanno fatto non erano né Dei né Buddha.
Questo è il mio punto di vista. E se riuscirete a far vostro questo punto di vista, allora potrete sbarazzarvi delle intimidazioni spirituali e delle pressioni ideologiche, come il fato o il “karma”, che trattano il destino degli uomini come determinato dalla nascita, né sarete manipolati da religione dubbie. Farete vostro il coraggio e la saggezza che sono proprie di voi come persone e diverrete in grado di affrontare la realtà.