Relazioni costruite attraverso la vostra azione

(Luglio 1976. Da un discorso a un campo di addestramento universitario)

Tutti voi radunati qui oggi siete ben consci di dove vi trovate e per di più avete tutti posizioni per cui dovete agire con responsabilità. Ci dev’essere molta gente che guarda a voi, in parte per ammirazione, in parte per rispetto. Allora, in considerazione della vostra posizione, che cosa dovete fare? Ve l’ho già detto: “Siate sempre dei leader! State sempre a capo e prendete il comando!”, e anche “Diventate il motore del treno!”. Ciò significa essere più dediti di chiunque altro, continuando ad andare avanti voi e a portare avanti tutti gli altri. Sbaglio?kaiso doshin so 25

Potete tentare di mantenere la vostra posizione giorno dopo giorno, barcamenandovi davanti a richieste come “Non c’è una maniera facile di capire? Vorrei non faticare troppo, te lo chiedo per favore!” e cercare solo di evitare che qualcuno possa entrare in urto con voi, oppure trovare sempre come scusarvi dicendo “i miei allievi mi chiedono questo” e dare la colpa agli altri, ma prima o poi dovrete esporvi di persona. Allora guardando al passato capirete di non essere più in grado di riguadagnarvi la loro fiducia.

Non voglio che prendiate strade come queste ed è per questo che io ora sono qui ad ammonirvi, a mettervi in guardia, a suonare la campana d’allarme. Alcuni mi ritengono un grande leader o un grande insegnante, ma non importa quanto sia grande il leader o l’insegnante quando si corrompono e perdono il loro smalto. Ma è difficile per i loro sottoposti dire qualcosa

Ora io sono qui e parlo e agisco schiettamente, ma se io sparissi, che succederebbe? Se non potete nemmeno farvi delle critiche l’un l’altro con franchezza, non avete nessuna possibilità di prendervi cura di qualcuno che si è corrotto. Penso che tutto si concluderebbe in un preoccuparsi di non urtare la suscettibilità di nessuno, dedicandosi tutti apertamente alla propria immagine, ai propri interessi, alla propria buona reputazione.

Senza rapporti interpersonali quotidiani basati sulla capacità di parlarsi francamente, controllare sé stessi e trasformarsi a vicenda, non c’è modo che si sviluppi alcuna relazione di fiducia. Inoltre è persino più difficile e impegnativo mantenere la fiducia che costruirla all’inizio.

Mao, il leader della rivoluzione cinese era solito dire: “Tra gli amici, ce ne sono sia di veri che di falsi. I veri ed i falsi amici si possono distinguere chiaramente al momento dell’azione”. Come sapete, io sono arrivato alla stessa conclusione attraverso le mie esperienze.

Però prima di definire la gente vera o falsa con disinvoltura, considerate ciò che ho detto spesso, cioè che senza una convergenza di pensiero, senza l’intenzione comune di costruire un’organizzazione di spiriti in comunione tra loro, le persone non possono agire in armonia.

Si dice che solo risolvendo questo problema si può agire in questo modo, ma in realtà è attraverso l’azione che nasce la fiducia e che le organizzazioni crescono.

Abbiate fede in questo e impegnamocii a fare e a continuare le nostre attività concrete di tutti i giorni. Forse saremo meno di numero, ma saremo capaci di farci veri amici e di costruire un’organizzazione in cui il timore divenga coraggio.

 

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