Metà per la propria felicità e metà per la felicità degli altri
(Agosto 1974. Lezione ad un incontro con studenti universitari)
“Come Giapponesi, ci impegniamo ad amare la nostra patria, il Giappone”*.E’ una frase che esce facilmente dalla bocca quando recidiamo il Credo, ma il punto da cui partire per arrivare ad amare la propria terra natia è come porsi come esseri umani. Penso che verrà il giorno in cui tutti voi lo capirete. Ma se si affronta la questione di cosa che c’è più importante al mondo, questo qualcosa sono i singoli individui, non vi pare? Per essere ancora più concreti: importa che la vostra famiglia e i vostri amici possono vivere felici, giusto?
Qualcuno di voi potrebbe orgogliosamente dire: no, si tratta degli ideali, della patria, della società, o dello spirito di lealtà verso i propri compagni. Ma per me viene prima ciò che ha per oggetto e finalità “un singolo essere umano”, ed è fuori questione anteporre ideologie, sistemi di pensiero, o altro che non tratti gli esseri umani come valori. Penso che questo sia un errore.
Quando riflettete sull’esistenza degli esseri umani, il punto di partenza è il vostro sé ed è solo quando valorizzate voi stessi che comincia il tutto. In altre parole, quando comincerete a considerare voi stessi un valore, per la prima volta sarete in grado di rispettare gli altri.
“Io non voglio soffrire, ma che importa se questo capita ad altri” Una persona che ha sentimenti di questo livello non ha semplicemente problemi con gli altri, ma finirà la sua stessa vita senza essere mai stato in grado di trattare bene sé stesso. Mi sto sbagliando?
In parte è perché mio padre morì quando ero piccolo ed io ho dovuto lottare per prendermi cura delle mie due sorelline, insieme con mia madre, ma sono cresciuto con un profondo desiderio di aiutare le mie sorelle e mia madre a trovare di che nutrirsi, anche se io non riuscivo ad averne. Questo è un amore che desidera donare. Ero solo un bambino, quindi non potevo guadagnare denaro e il massimo che potevo fare era di aiutare mia madre. Alla fine morirono tutte e tre, così praticamente non fui in grado di fare nulla per loro.
Però quel desiderio di essere pieno di riguardi, di proteggere, di fare felice qualcuno anche se in modo minimo ... non è forse questo un sentimento o un pensiero che scaturisce naturalmente dai cuori degli uomini in ogni luogo ed in ogni paese?
Così, come considerate voi stessi, allo stesso modo considerate gli altri, specialmente quando gli altri sono più deboli di voi!
Allora, anche se è solo metà della strada da percorrere, siate rispettosi dei sentimenti altrui. Lungo la mia vita ho sempre dato gran valore a questo sentimento, che era germogliato nella mia gioventù.
Inoltre è precisamente perché ho sempre dato gran valore a ciò, il motivo per cui il fondamento del mio pensiero successivo è stato “metà per la propria felicità e metà per la felicità degli altri” e anche “quando sostengo la vita negli altri, anch’io sono portato alla vita”
* La versione originale del Credo (Shinjo) è stata scritta specificamente per il Giappone (nota della versione inglese WSKO)